Come avere un sito web SEO-friendly

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Chi è un minimo addentrato nel mondo di internet avrà sentito parlare almeno una volta di SEO: la Search Engine Optimization riguarda tutte le tecniche che vengono messe in pratica da professionisti del settore con l’obiettivo di far diventare un sito web il più “gradito” possibile ai motori di ricerca e a Google in particolare.

Il risultato finale sarà quello di comparire nelle prime posizioni su Google quando si effettuano ricerche inerenti al progetto avviato. Inutile stare a sottolineare che avere una migliore visibilità sul motore di ricerca aiuta ad aumentare le visite (sia sotto il profilo della quantità che della qualità) e di conseguenza a poter portare avanti il proprio progetto sul web.

La SEO, però, non è materia semplice e, sebbene sia vastissima e sempre foriera di nuovi spunti di discussioni che coinvolgono anche semplici appassionati, deve essere per forza basata su un insieme di regole che diventano imprescindibili quando si mette online un sito web. In questo articolo andremo a scoprire quali sono queste regole, andandole a dividere in due macro-gruppi: on page (cioè tutte le attività che devono essere svolte sul sito stesso) e off page (l’insieme delle tecniche che saranno importanti per promuovere il sito).

Tecniche di SEO on page

Tra le tecniche di SEO on page un primo step da compiere è quello di creare una struttura chiara e precisa del sito. Si partirà così dalla struttura delle URL fino alla costruzione di una versione responsive del sito, atta ad agevolare la visione dello stesso sui dispositivi mobile.

Un capitolo a parte va dedicato invece a quella che viene definita ottimizzazione on page: il professionista dovrà cominciare a studiare un piano di link interni, puntando ad una cosiddetta struttura ad albero e con contenuti che ne richiamano altri già pubblicati, presi come un’eventuale fonte di approfondimento.

Dal punto di vista puramente tecnico, invece, non va dimenticata l’importanza che hanno Meta Title e Meta Description: in entrambi i casi bisognerebbe puntare ad essere il più chiari e coincisi possibile, avendo sempre a mente che l’obiettivo è quello di “rendere la vita semplice” ai motori di ricerca, affinché possano subito “capire” di cosa stiamo parlando. A tal proposito, i titoli non dovrebbero superare mai i 60 caratteri e dovrebbero contenere la keyword principale; altre parole chiave possono essere inserite nella meta description che, invece, acquisisce un’importanza strategica anche agli occhi del lettore, visto che se la ritroverà di fronte quando appariranno i risultati di una determinata ricerca.

Tecniche di SEO off page

Negli ultimi anni l’ottimizzazione SEO off page si è concentrata soprattutto sulla strategia di link-building che, ancora oggi, rappresenta probabilmente il fattore SEO off-page più rilevante come dimostrano le campagne massicce di alcune piattaforme di gaming o di tutti i casino online con Postepay. I link esterni (quelli che rimandano al proprio sito web) sono tenuti in grossa considerazione da Google non solo per ciò che concerne la quantità, ma soprattutto per la qualità e la rilevanza. In altri termini, ricevere un link da una fonte autorevole nel proprio stesso settore è quanto di meglio si possa fare per migliorare a sua volta l’autorevolezza del proprio sito.

Ad un primo sguardo sembrerebbe una tecnica semplice ed immediata, eppure costruire una buona strategia di link building è il risultato di tanta esperienza sul campo che permetta di non compiere alcuni errori comuni (farsi linkare in modo non naturale, da siti web già marchiati da Google come “spam”, duplicare contenuti, utilizzare anchor text non attinenti al testo in cui sono compresi ecc).

Insomma, la link building e più in generale la SEO off page sono pratiche molto affascinanti per chi si approccia a questo mondo, ma rappresentano anche un coltello a doppia lama: se non effettuate nel modo corretto, possono portare anche a pesanti penalizzazioni al sito web.